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Conto corrente

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Come aprire un conto corrente

Aprire un conto corrente è una operazione piuttosto semplice, si può fare direttamente in filiale oppure tramite un consulente finanziario o in alternativa online comodamente da casa tua.

Prima di aprire un conto è bene informarsi su alcuni aspetti quali la solidità dell’istituto che procede all’apertura, i costi di tenuta conto, se è meglio aprirlo online o in filiale in modo tradizionale.

Vediamo nei dettagli tutto ciò che riguarda l’apertura conto corrente.

Guida pratica all’apertura di un conto corrente

Cos’è un conto corrente

Il conto corrente è uno strumento bancario che permette al titolare di gestire i flussi finanziari sia in entrata che in uscita in funzione delle proprie disponibilità economiche oltre all’eventuale disponibilità concessa dall’istituto bancario tramite il fido. Ogni conto corrente ha il suo IBAN.

Nel conto corrente versi del denaro, in contante oppure tramite assegni o bonifici, sotto la custodia della banca
che ti ha aperto la posizione inoltre ricevi una diversi di servizi di pagamento.

Nello specifico i servizi sono accredito dello stipendio o pensione, pagamenti, incassi, bonifici, addebiti diretti (ad esempio domiciliazione delle bollette).

Con il conto corrente vengono concessi la carta di debito o bancomat, la carta di credito ed il libretto di assegni.
Versamenti e prelievi possono essere eseguiti in qualsiasi momento, molte operazioni possono essere eseguite tramite internet.

Cos’è l’IBAN

L’IBAN (International Bank Account Number) rilasciato in fase di apertura conto è una sequenza di 27 caratteri alfanumerici che identificano in modo univoco ogni singolo conto corrente, esso è composto da varie sezioni:

IT12A0306234210000000123456
2 caratteri2 cifre1 carattere5 cifre5 cifre12 caratteri alfanumerici
PaeseCIN EurCINABICABNumero Conto

Per i bonifici ordinari è sufficiente conoscere l’IBAN e l’intestazione del conto per eseguire l’operazione, nel caso in cui invece si tratta di bonifico estero è necessario conoscere anche il codice BIC (Bank Identifier Code) o SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication) codice di sicurezza che identifica uno specifico istituto bancario.

Documenti necessari per apertura conto corrente

Per aprire un conto corrente i documenti necessari sono:

  • documento d’identità: devi essere in possesso di carta d’identità in corso di validità, o passaporto oppure anche la patente, i dati necessari di questi documenti sono la data di emissione, la scadenza e il numero del documento;
  • codice fiscale: va bene il codice fiscale o la tessera sanitaria la quale deve essere in corso di validità;
  • busta paga: alcuni istituti chiedono pure l’ultima busta paga o contratto di lavoro ma in realtà non è un documento vincolante;
  • certificato di residenza: a volte qualche banca chiede pure il certificato di residenza ma anche questo non è considerato un documento vincolante.

Se si tratta di apertura conto online è essenziale avere un numero di telefono per ricevere il codice OTP (one time password) e una mail.

Requisiti per apertura conto corrente

Per poter procedere all’apertura è necessario essere in possesso di alcuni requisiti:

  • essere maggiorenni
  • avere documento identificativo e tessera sanitaria o codice fiscale validi
  • non essere iscritti nel libro dei protesti
  • non essere oggetto di fallimenti

Per i residenti all’estero che vogliono aprire il conto in Italia devono anche essere iscritti all’AIRE.

Tempi di apertura

Variano da banca a banca ma solitamente si tratta di tempi brevi nell’ordine di qualche giorno.

I tempi si possono allungare invece se in contemporanea all’apertura viene richiesto un fido o una carta di credito, l’istituto procederà con controlli più approfonditi che possono allungare un pò i tempi di apertura.

Costi per apertura conto corrente

Quasi tutti i conti correnti, soprattutto quelli online, non prevedono costi di apertura tuttavia qualche istituto potrebbe far pagare un costo che in ogni caso non dovrebbe andare oltre i 30 euro.

Alcune banche potrebbero chiedere un versamento iniziale contestuale all’apertura che se non gravato da commissioni non può essere considerato un costo.

Esistono comunque tutta una serie di costi che possono gravare su un conto corrente nella fase successiva all’apertura.

Canone: alcune banche non lo fanno pagare, altre applicano questo costo mensilmente o annualmente a fronte del quale garantiscono al cliente un certo numero di operazioni a volte anche operazioni illimitate.

Imposta di bollo: è una imposta dello stato applicata ai conti che hanno una giacenza media superiore ai 5.000 euro.

I conti con giacenza inferiore ai 5.000 euro sono esenti. Il costo massimo dell’imposta di bollo è di 34,20 euro all’anno, alcune banche eseguono un addebito trimestrale di 8.55 euro.

Commissioni: operazioni tipo bonifici, prelievi bancomat, emissione assegni ecc. se non inclusi nel canone potrebbero avere un costo per ogni operazione, ovviamente questo varia tra una banca e un’atra.

Carta Bancomat: alcune banche la concedono gratuitamente, con i relativi prelievi gratuiti e operazioni pos gratuite, altre possono applicare un canone per l’emissione della stessa.

Invio cartaceo comunicazioni: ormai si preferisce l’invio delle comunicazioni in digitale ma tuttavia se si volesse mantenere il metodo tradizionale solitamente l’invio del cartaceo comporta un costo.

Scegliere conto online o conto tradizionale

Da un punto di vista di funzionalità non vi è differenza tra conto online e conto tradizionale.

Conto online si apre tramite web sul sito dedicato dell’istituto scelto, bisogna avere un pò di dimestichezza con l’internet banking, l’assistenza potrebbe essere piu digitale o telefonica.

Conto tradizionale si apre presso la sede fisica della banca, il vantaggio potrebbe essere la maggiore assistenza da parte del dipendente in fase di attivazione.

Prima di scegliere se fare una apertura online o tradizionale è bene scegliere la banca con cui eseguire questa operazione, deve essere una banca solida, e un semplice parametro che ci aiuta in questa direzione è il CET1 (Common Equity Tier 1) e cioè l’indice di solidità di una banca.

Maggiore è il CET1 più solida sarà la banca che abbiamo scelto.

Come chiudere un conto corrente

Per procedere all’estinzione di un conto corrente è sufficiente recarsi presso la propria filiale bancaria e chiedere la chiusura firmando apposito modulo.

In alternativa si può sempre inviare una richiesta scritta con raccomandata con ricevuta di ritorno indicando la volontà di estinguere il conto in essere.

Ecco un modulo che può essere utilizzato per procedere all’estinzione con raccomandata

In entrambi i casi vanno consegnati all’istituto le carte bancomat e le carte di credito legate al conto e eventuali gli assegni non utilizzati.

Bisogna fare molta attenzione che non ci siano assegni emessi ma ancora non incassati.

Il rischio è che se il possessore di un assegno da voi emesso lo incassa dopo che si è chiuso il conto corrente, non essendo possibile procedere al pagamento, si va in protesto.

L’eventuale saldo positivo e negativo del conto in chiusura potrà essere accreditato o addebitato su altro IBAN posseduto dal richiedente.

Con il decreto Bersani 223/2006 sulla libera concorrenza la banca non potrà applicare costi di chiusura, potranno invece essere addebitati eventuali costi di canoni o bolli maturati al momento della chiusura.

Con la nuova normativa i tempi di estinzione conto devono essere entro i 12 giorni lavorativi.